L’intervento di messa in sicurezza post-sisma eseguito sul Duomo di Ascoli Piceno

Durante gli scorsi mesi ad Ascoli Piceno abbiamo affrontato l’intervento di messa in sicurezza dedicato alla Cattedrale di Sant’Emidio, sita nella suggestiva Piazza Arringo, resosi necessario in seguito agli importanti danni causati dagli ultimi eventi sismici.

A seguito delle analisi che hanno evidenziato il reale stato delle strutture del Duomo – lesioni evidenti sull’arco trionfale e parziale distacco della volte dalle murature, con conseguente distacco di intonaco e materiale di riempitura – si è reso necessario il progetto di un intervento con un duplice obiettivo:

  • la salvaguardia dell’accessibilità dell’edificio ecclesiastico:
  • il consolidamento dello strato di intonaco di supporto dell’apparato decorativo e pittorico soprastante l’arco trionfale, al fine di evitarne il distacco totale.

 

Il progetto di intervento per il consolidamento e miglioramento sismico della struttura è ancora in fase di elaborazione, anche in base alle indagini che sono state effettuate dopo il montaggio delle opere provvisionali, e riguarderà: l’arco trionfale, i due archi laterali e le volte presenti.

La prima parte del progetto prevede quindi l’installazione di una impalcatura a portale che, raggiungendo le parti più alte della struttura dell’arco trionfale e dei due archi laterali, ha consentito in breve tempo di approfondire le indagini strutturali (infrarossi o altro tipo di indagini non invasive) e ha permesso di effettuare gli interventi di consolidamento dell’intonaco e preservazione degli apparati decorativi.

Tenendo conto della complessità degli archi da ponteggiare (anche per evitare di sovraccaricare la zona centrale dell’arco con la sottostante cripta) e dei tempi ristrettissimi per l’effettuazione dell’intervento, si è preferito utilizzare una tipologia di ponteggio multidirezionale che più si prestava alle necessità funzionali e anche estetiche dell’opera provvisionale, salvaguardando la visuale e permettendo la conclusione dei lavori di messa in sicurezza e il conseguente utilizzo della cattedrale per le funzioni religiose del periodo Pasquale.

 

Duomo-Ascoli-(27)

 

Successivamente il ponteggio è stato rivestito con una schermatura di teli antipolvere ad ulteriore protezione del pubblico, migliorata successivamente sotto l’aspetto estetico con la posa in opera di un apposito telo serigrafato riportante l’immagine dell’affresco oggetto di intervento, e una serie di drappi in cotone e ghirlande di fiori, e con il posizionamento di tre effigi sacre.

Ai piedi del ponteggio è stata realizzata una baraccatura in OSB verniciata con colori tenui tono su tono, abbellita con modanature perimetrali. E’ stata altresì studiata una soluzione che permette lo svolgimento delle funzioni liturgiche anche in presenza dell’impalcatura sovrastante: consiste nell’allestimento di un palco modulare con elementi ad altezza variabile che si appoggia a circa metà della scalinata dell’arco trionfale. In questo modo verrebbe garantita la sicurezza dei fruitori che rimangono al di fuori del raggio di azione dell’impalcatura e, contemporaneamente, si avrebbe una struttura facilmente rimovibile, anche da personale non specializzato, nel caso in cui mezzi meccanici dovessero raggiungere l’impalcatura per ogni eventuale lavorazione successiva.

Oltre a ciò, si è provveduto a posizionare delle apposite baraccature di protezione della cattedra vescovile.

Il progetto esecutivo prevede, al fine della protezione dei fedeli durante le funzioni religiose, la stesura di reti di sicurezza anti caduta dell’intonaco, accoppiata a una rete antipolvere di idonea grammatura, da posizionare sull’intera cattedrale sempre per permetterne la fruizione. Tali reti saranno composte da un doppio strato di rete bianca, la prima a maglia larga (25mm) per fermare eventuali parti di dimensioni maggiori, la seconda di tipo antipolvere ad elevata trasparenza (trama fitta al 50%). Come da progetto, le reti saranno agganciate alla testa dei piloni in maniera non invasiva con appositi fissaggi metallici, nastri di Nylon e cavallotti di acciaio sulle navate laterali sfruttando le catene metalliche esistenti.

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