Nuovo centro parrocchiale a Castel di Lama (AP)

Castel di Lama (AP) - 2019

Un grande progetto di riqualificazione territoriale che riunisce la comunità locale attorno a un fulcro spirituale e ricreativo per una nuova identità urbana.

L’edificio è l’ultima parte del grande centro parrocchiale che comprende, oltre alla Chiesa, spazi per l’educazione e l’incontro, attrezzature sportive e ricreative dando luogo ad un sistema urbano di notevole effetto comunitario. L’idea di un radicamento al luogo delle strutture edilizie attraverso la disposizione volumetrica e l’utilizzo di materiali locali, relazionandosi con l’abitato con percorsi pedonali che attraversano lo spazio del sagrato che si allarga nella vasta piazza giardino.

L’edificio dedicato al culto si caratterizza all’esterno per la grande facciata in lastre di travertino utilizzate come filtro per intravedere gli spazi interni della chiesa. L’interno accoglie un grande velario ellittico sospeso, luogo dell’assemblea e spazio della liturgia. I luoghi liturgici, fonte battesimale, ambone, altare, sede, crocefisso e tabernacolo sono disposti lungo un percorso che attraversa longitudinalmente lo spazio presbiteriale per concludersi in un giardino dove è stato collocato un ulivo. La disposizione dell’assemblea interpreta i dettami del Concilio Vaticano Secondo, con la zona presbiteriale circondata dalle sedute dei fedeli a formare la sostanza del farsi “Chiesa”. L’altare e l’ambone sono collocati frontalmente nei due fuochi dell’ellisse per rimarcare la pari dignità della mensa e della parola. All’interno della chiesa le magnifiche opere artistiche in travertino di Giuliano Giuliani definiscono in modo spirituale i luoghi della liturgia. Oltre allo scultore locale il progetto firmato dallo Studio Contini di Parma, ha visto coinvolti lo Studio Di Emidio di Castel Di Lama e Don Mario Cataldi per gli “aspetti liturgici”.

La Chiesa è l’ultima parte di un grande progetto di riqualificazione territoriale che comprende anche spazi per l’educazione e l’incontro, spazi sportivi e ricreativi creando un sistema urbano orientato a rinsaldare l'identità comunitaria del luogo..

Elemento fondamentale del progetto è il percorso pedonale pubblico che attraversa il nuovo insediamento suggerendo nuove connessioni urbane.

L’osservazione dei principali elementi del paesaggio ha portato a immaginare, a livello insediativo, una serie di muri immersi nei filari di ulivi; tra queste cortine murarie trova spazio un sistema articolato di luoghi diversi ognuno dotato di propria dimensione e identità. Elemento fondamentale del progetto è il percorso pedonale pubblico che attraversa il nuovo insediamento, separando i volumi della Chiesa da quelli delle attività parrocchiali e suggerendo possibili connessioni urbane con le altre aree pubbliche presenti nell’intorno.

La piazza antistante il sagrato è delimitata oltre che dalla facciata della Chiesa, da un semplice muro nella parte a sud e da un portico chiuso verso la strada principale. Tali limiti permettono di ottenere un senso di raccoglimento dello spazio, una dimensione più consona al vivere collettivo, al ritrovarsi di una comunità.

Il campanile, posto verso la strada principale e il centro abitato, segnala con la sua altezza la posizione del centro parrocchiale al territorio circostante. La stessa Chiesa è concepita come un luogo attraversabile, al cui interno sono collocati i principali spazi della liturgia: l’aula dell’assemblea, delimitata da un recinto murario a terra e da un altro sospeso alla copertura, il battistero di forma cilindrica, la cappella feriale, la sacrestia. La Chiesa, con antistante un ampio sagrato che si affaccia a sua volta su una piccola piazza, è collegata al campanile dal proseguimento murario di uno dei suoi lati. L’immagine complessiva è volutamente ricondotta ad una chiara semplicità formale, dove ogni elemento mantiene comunque una sua riconoscibilità allo sguardo di chi percorre i luoghi. Le superfici murarie sono intonacate, i muri laterali della Chiesa sono impreziositi da listelli in travertino collocati ogni metro e venti; il battistero immerso in una vasca d’acqua e la cappella feriale sono rivestite interamente in travertino segnalando sulla piazza l’ingresso della chiesa. Il travertino, materiale di facile reperibilità nella zona, è il materiale usato anche per le pavimentazioni interne della chiesa e del sagrato. Le grandi pareti esterne della chiesa che “contengono” i luoghi della liturgia svolgono un ruolo importante nella percezione dell’intero complesso, così come la grande facciata in lastre di travertino, un filtro sottile che permette di intravedere dall’esterno gli spazi interni dell’edificio.

L'intero progetto è stato studiato e realizzato a partire dalle esigenze della parrocchia e della comunità.

Il complesso dell’edificio del sacro è stato studiato a partire dalle aspettative del popolo della parrocchia e dalle prerogative delle celebrazioni liturgiche. Dall’esterno verso l’interno, nei percorsi celebrativi, esso vuol essere segno di una comunità che aspira a trovarsi unita come società e come Chiesa.
L’alternarsi di volumi pieni e aree aperte consente un funzionamento per parti dell’intero complesso, rendendo possibile una previsione di costruzione per stralci funzionali differenziati nel tempo.
Al piano terreno trovano collocazione le attività di maggiore frequentazione pubblica (il salone parrocchiale, gli uffici del parroco, gli spazi ricreativi), mentre al piano superiore sono previste le aule per la catechesi e la residenza del parroco.

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